Pubblicato il giorno 19 ottobre 2018 Archiviato in: Eventi

Premio “M’illumino di immenso”, Le traduzioni vincitrici

Congratulazioni a Eleonora Biasin Povoleri (Messico), vincitrice della prima edizione di Mi’illumino di immenso, Premio Internazionale di Traduzione di Poesia dall’italiano in spagnolo, patrocinato anche da Biblit. Menzione speciale della giuria per Mercedes Regina López Muñoz (Spagna). Di seguito, la traduzione spagnola premiata delle poesie Visioni di Umberto Fiori e Due ragni di Giorgio Orelli.

Umberto Fiori
Visioni

Vetrine, macchine:
è tutto così liscio, così lucido.
La gente in giro,
appena può, si specchia.

Ma fuori, ai capolinea
dove finisce il comune
e più avanti, nei campi, in mezzo al verde,
solo le cose si vedono.

Nel fango secco oppure lassù, nel cavo
dell’alta tensione, uno
riflessi non ne ha più. Manca, si perde.

Allora viene la paura
di apparirsi di colpo. Come ai bambini,
nelle cantine, il diavolo.

(da Chiarimenti, Marcos y Marcos, 1995)

Visiones

Vitrinas, coches:
es todo tan liso, tan brillante.
La gente alrededor,
apenas puede, mira su reflejo.

Mas afuera, en la última parada
donde termina el poblado
y más adelante, en los campos, en medio del verde
sólo las cosas se ven.

En el lodo seco o allá arriba, en el cable
de alta tensión, uno
reflejos ya no tiene. Falta, se pierde.

Entonces viene el miedo
de aparecerse de pronto. Como a los niños
en los sótanos, el diablo.

(Traduzione di Eleonora Biasin Povoleri)


 

Giorgio Orelli
Due ragni

Da quando? se da giorni
e giorni, mesi ormai,
mentre riposo li osservo
e scordo e non senza stupore
riscopro: ombre d’acheni,
più piccoli di mezza formichetta
smarrita nell’acquaio: sempre lì,
lontano quanto basta dalla lampada
che ha bruciato l’incauto calabrone,
diafani a furia di guardarli, quasi
trascoloranti in rosa:
chi sa mai se lo sanno
d’essere l’uno a una spanna dall’altro
come due nei su una schiena,
inquilini abusivi del soffitto,
strani compagni della mia vecchiaia:
sempre lì, sempre soli, senza preda,
una volta soltanto è arrivato dal Nord
un ragno d’altro rango,
quasi robusto, nerastro,
è passato col fare inquisitorio
d’un commissario
tra i due come se fossero
sorvegliati speciali,
senza distrarli, è sparito
in fretta nel gran bianco,
e dunque non li ha visti
sincronici calarsi,
sostare penzolando
nel vuoto dove nemmeno si sognano
di cercare un appiglio
per una tela: intenti alle filiere
troppo presto esaurite e come
saggiando il peso d’essere, il mistero,
già pronti a risalire divorando
filo e distanza:
per fingersi di nuovo
due punti nei dintorni
di me.

(da Verso “L’Orlo della vita”, in Tutte le poesie, Mondadori, 2015)

Dos arañas

¿Desde cuándo? si hace días
y días, ya son meses,
mientras descanso las observo
y olvido y no sin estupor
redescubro: sombras de aquenios,
más pequeñas que media hormiguita
perdida en el fregadero: siempre ahí,
lejos lo suficiente de la lámpara
que ha quemado al incauto abejorro,
diáfanas de tanto mirarlas, casi
palideciendo hacia el rosa:
quién sabe si lo saben
que están una a una cuarta de la otra
como dos lunares en una espalda
inquilinos abusivos del techo
extrañas compañeras de mi vejez:
siempre ahí, siempre solas, sin presa,
sólo una vez llegó del norte
una araña de otro rango
casi robusta, negruzca,
pasó con la actitud inquisidora
de un policía
entre las dos como si fueran
prisioneras bajo vigilancia especial,
sin distraerlas, desapareció
de prisa en la gran blancura,
así que no las vio
sincrónicas descender,
parar balanceándose
en el vacío, donde ni siquiera piensan
en buscar un asidero
para una tela: atentas a sus hileras
prematuramente agotadas y como
explorando el peso de ser, el misterio,
ya listas para volver a subir devorando
hilo y distancia:
para fingirse otra vez
dos puntos en los alrededores
de mí.

(Traduzione di Eleonora Biasin Povoleri)

Eleonora Biasin Povoleri è nata a Verona ed è naturalizzata messicana. Nel 1978, dopo aver conseguito la laurea in psicología presso l’Universita degli Studi di Padova, si è trasferita in Messico, dove si è dedicata all’insegnamento della lingua e letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México). È autrice della raccolta di racconti Chi di giallo si veste (L’Autore Libri Firenze, 2001) e del romanzo Fra il diavolo e l’acqua santa (Il Filo, 2008).