Nel 2003, prendendo spunto dalla definizione dei traduttori letterari coniata da Fruttero e Lucentini, il network Biblit ha lanciato l’iniziativa dei Cavalieri Erranti: una lettera aperta alla stampa per protestare contro la mancata citazione dei traduttori nelle recensioni e rivendicare maggiore attenzione per il loro ruolo professionale.
La lettera, sottoscritta da 959 firmatari, tra cui numerose personalità del mondo della cultura italiana e internazionale, è stata ripresa dai principali organi di stampa ed è tra le iniziative di maggiore risonanza organizzate da Biblit.
(l’immagine usata per questo post è di Alessandro Andreuccetti)