Inchiesta State of Culture Barometer
Culture Action Europe ha avviato l’inchiesta State of Culture Barometer sullo stato della cultura in Europa.
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London Book Fair 2024: How Will AI Change Life for Literary Translators?
Un articolo di John Maer per Publishers Weekly riassume gli spunti di riflessione emersi dall’incontro AI and Literary Translation organizzato dal British Centre for Literary Translation nell’ambito della London Book Fair, il 13 marzo 2024.
Nel corso dell’evento sono stati diffusi in anteprima alcuni risultati dell’inchiesta della Society of Authors inglese sul tema dell’IA generativa, condotta nel mese di gennaio 2024, cui hanno partecipato 800 illustratori, traduttori e scrittori. Con l’espressione “intelligenza artificiale generativa” ci si riferisce in particolare a sistemi in grado di generare in modo autonomo “nuovi” contenuti audio, video, grafici e testuali.
Secondo i primi dati dell’inchiesta, quasi 8 traduttori su 10 (lo stesso vale per gli illustratori) ritengono che l’intelligenza artificiale avrà un impatto negativo sul reddito derivante dal lavoro creativo, timore condiviso da solo circa 6 scrittori su 10. Quasi 9 rispondenti su 10 sono convinti che l’intelligenza artificiale generativa comporterà una perdita di lavoro e opportunità nelle professioni creative. Un quarto degli illustratori e un terzo dei traduttori dichiarano di avere già perso occasioni di lavoro a causa dell’intelligenza artificiale generativa e oltre 4 traduttori su 10 hanno visto i propri redditi ridursi.
In molti Paesi le organizzazioni degli autori stanno prendendo posizione e offrendo indicazioni su come affrontare le nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale. Per quanto concerne la Gran Bretagna, oltre all’inchiesta della Writers’ Guild of Great Britain di cui si è già parlato su Biblit, si segnalano le linee guida della storica Society of Authors riguardanti l’ambito contrattuale. (Per considerazioni più approfondite si rimanda al sito della SoA.)
Oltreoceano, anche la Authors’ Guild americana ha offerto indicazioni su come gestire in ambito contrattuale l’uso dell’intelligenza artificiale, in particolare per quanto riguarda lo sfruttamento non autorizzato del lavoro creativo al fine di addestrare le nuove tecnologie.
La Authors Guild si è fatta anche promotrice di una lettera aperta ai responsabili di OpenAI, Alphabet, Meta, Stability AI e IBM, sottoscritta da oltre 10.000 autori, in cui si chiede che le aziende domandino l’autorizzazione di utilizzare opere coperte da diritti e che gli scrittori siano compensati per l’utilizzo passato e presente delle loro opere da parte degli algoritmi.
Si segnala, inoltre, l’inchiesta “Traduction automatique et post-edition”, condotta alla fine del 2022 dall’Association des traducteurs littéraires de France (ATLF) su un campione di 400 rispondenti. Tra gli aspetti emersi dall’inchiesta: mancanza di trasparenza da parte delle case editrici sull’uso della traduzione automatica, remunerazione e riconoscimento inferiori rispetto alla traduzione tradizionale, risparmio di tempo pressoché nullo. Il 37% dei rispondenti si è detto comunque disposto a occuparsi di post-edizione a certe condizioni economiche e soprattutto per testi non letterari.
Numerose associazioni di categoria francesi, tra cui ATLF e ATLAS, hanno pubblicato il documento congiunto IA et traduction littéraire: les traductrices et traducteurs exigent la transparence, al quale il sindacato dei traduttori editoriali STRADE-SLC CGIL ha aderito, rendendolo disponibile in italiano.
The Writers’ Guild of Great Britain (WGGB), organizzazione che rappresenta gli autori dei settori editoria, cinema e audiovisivi, ha svolto un’inchiesta sull’intelligenza artificiale.
Secondo i risultati, il 65% dei rispondenti ritiene che l’uso sempre più diffuso di AI comporterà una significativa riduzione dei compensi, mentre il 61% teme che AI finirà per sostituire i lavoratori dei settori creativi.
I timori espressi dai rispondenti riguardavano, in particolare, la diminuzione delle opportunità di lavoro, la drastica riduzione dei compensi, la violazione del diritto d’autore, l’utilizzo delle opere senza consenso e la mancanza di regolamentazione a livello governativo.
WGGB ritiene che, allo stato attuale, AI non sia ancora in grado di riprodurre lo standard di scrittura di un autore, ma che questo sia uno scenario futuro probabile.
Dall’inchiesta sono emerse alcune indicazioni:
In una presa di posizione ufficiale, WGGB segnala anche alcuni potenziali benefici di AI, purché nell’ambito di un contesto etico, trasparente e responsabile, in collaborazione con la società civile, il governo e le organizzazioni sindacali.
Ad esempio, ricevere un compenso adeguato per l’utilizzo del proprio lavoro potrebbe rappresentare per gli autori un’opportunità per diversificare e incrementare il proprio reddito. AI potrebbe essere, inoltre, usata per tracciare e contrastare le violazioni del diritto d’autore già in atto, aiutando gli autori a individuare dove i propri contenuti sono stati usati.
Fonte: Publishers Weekly
È in corso l’indagine ISTAT sulla produzione libraria, una delle indagini storiche dell’istituto, la cui prima edizione risale al 1926. L’edizione 2023 prenderà in esame per la prima volta alcuni aspetti particolari del mercato editoriale:
Come previsto dal Piano Statistico Nazionale, a partire da quest’anno la rilevazione assumerà cadenza triennale. La prossima inchiesta sarà svolta nel 2026. Lo scopo è evitare di concentrarsi solo sugli aspetti più tradizionali e cogliere invece le eventuali trasformazioni strutturali o gli elementi di discontinuità.
Sul rapporto tra italiani e lettura si segnala una video-intervista della ricercatrice Emanuela Bologna, che illustra sinteticamente i dati salienti delle rilevazioni ISTAT.
Le precedenti edizioni dell’indagine ISTAT sono disponibili nella sezione Inchieste del sito Biblit.
Fonte: Giornale della Libreria – Sito ISTAT
Nell’ambito del Salone del libro di Torino 2023 è stata presentata l’analisi dei mercato del libro in Italia nei primi quattro mesi del 2023, a cura dell’ufficio studi AIE su dati Nielsen BookScan.
L’indagine prende in esame l’andamento, a valore e copia, del mercato di varia (narrativa e saggistica, esclusa la scolastica) nel periodo 1° gennaio–22 aprile 2023.
I lettori italiani hanno speso in libri come nel corrispettivo periodo dell’anno precedente (-0,2%), ma hanno comprato meno copie (-1,2%). Comunque, la spesa e il numero di copie acquistate sono aumentate rispetto al 2019 (4,2 milioni pari a + 15,6%).
Malgrado l’aumento delle spese per materie prime ed energia, gli editori italiani non hanno scaricato l’inflazione sul lettore. A fronte di un aumento generale dei prezzi su base annua dell’8,3% ad aprile, il prezzo medio di copertina del venduto è cresciuto solo dell’1,1%. Prima della pandemia (aprile 2019) il prezzo medio di copertina era 14,78 euro, oggi è 15,16 euro: meno di 50 centesimi di differenza.
Nel periodo preso in esame sono state pubblicate meno novità: 23.007 titoli, -11,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le librerie fisiche (di catena, indipendenti e banchi nella grande distribuzione) recuperano quote di mercato. la ripresa è dovuta a una scelta dei lettori che nel 46% dei casi dichiarano di aver utilizzato di più la libreria per aver ridotto gli acquisti online e negli altri canali alternativi. Il 54% dei lettori dichiara di aver acquistato più libri in generale (erano possibili risposte multiple). Chi ha scelto la libreria lo ha fatto soprattutto per le promozioni (55%), l’assortimento (45%) e il piacere dell’atmosfera (26%).
Per quanto riguarda i gusti dei lettori, c’è una crescita esponenziale di interesse per il romance e le nuove autrici italiane: nei primi quattro mesi del 2023, i lettori del genere hanno speso 15,7 milioni di euro (+101,3% rispetto al 2019). Il mercato, comunque, non è fatto solo di bestseller: la quota dei 100 titoli più acquistati, come numero di copie, arriva appena all’8,7%.
Ad attrarre i lettori sono soprattutto i generi narrativi (romanzo italiano e straniero, bambini e ragazzi, fumetti) in crescita del 29,0% rispetto al 2019. Più moderata la crescita della saggistica (rappresentata in particolare da biografie e guide di viaggio), che segna un +9,3% rispetto al 2019.
Confermata la preponderanza del catalogo, cioè i titoli pubblicati negli anni precedenti, che rappresenta l’84,7% del venduto, rispetto al 15,3% delle novità. Anche i titoli pubblicati più di tre anni prima reggono bene il confronto, con una quota del 41,4%.
La presentazione dell’analisi è scaricabile anche dalla sezione Inchieste del sito.
Importante iniziativa del Ceatl sul lavoro di chi traduce per bambini e ragazzi. Scadenza per la compilazione del questionario: 10 gennaio 2023.
Il CEATL-Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires ha pubblicato i risultati dell’edizione 2020 dell’inchiesta sulle condizioni professionali dei traduttori letterari in Europa.
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CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, APIQA, FILCAMS e CGIL Nazionale, in collaborazione con Fondazione Di Vittorio e tutte le categorie sindacali della CGIL, hanno lanciato una nuova inchiesta sul lavoro autonomo a cui possono partecipare anche traduttori e traduttrici autoriali.
EWC-European Writers Council, federazione che riunisce 46 organizzazioni di scrittori e traduttori di 31 Paesi, ha svolto due approfondite inchieste riguardanti l’impatto della pandemia sul settore editoriale europeo.