Inchiesta CEATL sulla traduzione per bambini e ragazzi
Importante iniziativa del Ceatl sul lavoro di chi traduce per bambini e ragazzi. Scadenza per la compilazione del questionario: 10 gennaio 2023.
Importante iniziativa del Ceatl sul lavoro di chi traduce per bambini e ragazzi. Scadenza per la compilazione del questionario: 10 gennaio 2023.
Il CEATL-Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires ha pubblicato i risultati dell’edizione 2020 dell’inchiesta sulle condizioni professionali dei traduttori letterari in Europa.
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È on-line il numero 7 della rivista Counterpoint / Contrepoint curata dal CEATL, dedicata a chiunque si interessi di traduzione letteraria.
La rivista è disponibile in versione inglese e in versione francese. È possibile abbonarsi gratuitamente alla rivista dal sito del CEATL.
Tra maggio e luglio del 2021 il CEATL-Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires ha svolto un’inchiesta sul tema sul contratto di traduzione tra le 27 associazioni di categoria facenti parte dell’organizzazione.
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È online il numero 5 di Counterpoint/Contrepoint, la rivista del CEATL dedicata a chiunque si interessi di traduzione letteraria. Il tema della nuova uscita è la visibilità dei traduttori.
In sommario:
Mascha Dabić sulla differenza tra traduttore visibile e autore visibile.
Marta Morros Serret sulla letteratura per bambini e i suoi traduttori.
Arnaud Pasquali sul ruolo dell’Unione Europea nel mercato del libro e il suo contributo alla visibilità dei traduttori.
Maya Hess sull’attività dell’organizzazione Red T a sostegno di interpreti e traduttori nelle zone di conflitto.
Dalla Bielorussia un resoconto della precaria situazione di scrittori, traduttori e lettori.
La rivista è gratuita e disponibile in inglese e francese.
Il CEATL-Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires ha lanciato una nuova edizione dell’inchiesta sulle condizioni di lavoro dei traduttori letterari in Europa.
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È on-line il terzo numero della rivista Counterpoint/Contrepoint a cura del CEATL, il Consiglio europeo delle associazioni dei traduttori letterari in Europa.
Nel sommario:
“This system has to change”
Valeria Pulignano on the precarious situation of translators
di Hanneke van der Heijden
Teaching literary translation: How it is and how it could be
di Teodora Tzankova
My homeland is translation. A story of falling in love
di Malika Embarek Lopez
From Albania to Bulgaria: Six questions to Milena Selimi
Translators down the Covid hole
di Eva Valvo
Notes from around Europe: Serbia. Protecting translators’ rights
di Vladimir D. Janković
Needed and needy: My dictionary out of dictionaries
diTuncay Birkan
CEATL’s Click List: Links to the world of translation
La versione inglese del terzo numero di Counterpoint/Contrepoint è scaricabile qui o nella sezione Edicola, dove sono disponibili anche i numeri precedenti della rivista.
La versione francese è disponibile qui.
Il CEATL (Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires) ha lanciato Counterpoint/Contrepoint una nuova rivista online dedicata alla traduzione letteraria in Europa. Oltre a informare i lettori sulle attività del CEATL, la rivista affronterà anche il più ampio contesto economico, culturale e artistico della professione. La rivista è gratuita e sarà pubblicata due volte all’anno.
Il primo numero è scaricabile qui e dall’Edicola di Biblit.
Il 9 ottobre 2018, in occasione di una riunione a Varsavia, il gruppo di lavoro CEATL sul diritto d’autore ha tenuto un incontro pubblico sul diritto d’autore, la situazione dei traduttori letterari in Europa e le azioni intraprese a livello nazionale ed europeo. Hanno partecipato: Elisa Comito (Italia), Bjørn Herrman (Norvegia), Heikki Karjalainen (Finlandia), Gertrud Maes (Paesi Bassi), Kevin Quirk (GB/Norvegia), Morten Visby (Danimarca), Rafał Lisowski (Polonia).
È disponibile un podcast in inglese dell’incontro (introduzione dell’evento in polacco, la conversazione in inglese inizia a 4:18).
Il CEATL-Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires ha pubblicato, il 10 maggio 2018, una serie di linee guida sui contratti di edizione di traduzione per una corretta ed equa cessione dei diritti d’autore. Qui di seguito alcuni punti fondamentali.
Link alla versione integrale del documento in lingua italiana in calce a questo articolo e nella sezione Normativa del sito.
La cessione dei diritti deve riguardare una sola edizione a stampa o avere una durata limitata nel tempo, non eccedente i 10 anni.
Nel caso in cui non siano previste royalty, la durata deve essere minore.
I diritti ceduti e le condizioni di tale cessione devono essere oggetto di negoziazione. Il contratto non può prevedere la cessione in blocco dei diritti né la cessione dei diritti di utilizzazione economica del lavoro tramite tecnologie non ancora esistenti né la cessione di eventuali diritti previsti in futuro dalla normativa.
Il contratto deve rispettare i diritti morali dell’autore stabiliti dalla Convenzione di Berna, in particolare, il diritto alla paternità dell’opera e il diritto di integrità dell’opera (cioè, il diritto di conoscere e approvare eventuali modifiche del proprio testo attraverso un corretto processo di revisione e correzione delle bozze di stampa).
Il compenso spettante al traduttore deve essere oggetto di negoziazione e deve tenere conto della lunghezza e della complessità del testo, come anche di altri fattori (esperienza del traduttore, prospettive di vendita…).
Il contratto dovrebbe prevedere anche un pagamento in royalty e, in caso negativo, dovrebbe comunque consentire al traduttore di partecipare al successo dell’opera, prevedendo un ulteriore compenso al raggiungimento di una certa soglia di vendite stabilita. Il traduttore dovrebbe ricevere, inoltre, una percentuale dei profitti derivanti da utilizzi secondari dell’opera quali audiolibri, e-book, book club, ecc.
Non sono accettabili contratti che prevedono il pagamento alla pubblicazione dell’opera. Il pagamento deve essere collegato alla consegna o all’accettazione della traduzione, che in ogni caso non può avvenire oltre un mese dalla consegna.
L’editore deve inviare regolarmente al traduttore un rendiconto sulle vendite dell’opera anche se il contratto non prevede royalty, in modo che il traduttore possa essere informato sulle modalità di sfruttamento dell’opera e sui profitti da essa generati.