Pubblicato il giorno 13 luglio 2023 Archiviato in: Inchieste

Writers’ Guild of Great Britain, inchiesta su AI

The Writers’ Guild of Great Britain (WGGB), organizzazione che rappresenta gli autori dei settori editoria, cinema e audiovisivi, ha svolto un’inchiesta sull’intelligenza artificiale.
Secondo i risultati, il 65% dei rispondenti ritiene che l’uso sempre più diffuso di AI comporterà una significativa riduzione dei compensi, mentre il 61% teme che AI finirà per sostituire i lavoratori dei settori creativi.

I timori espressi dai rispondenti riguardavano, in particolare, la diminuzione delle opportunità di lavoro, la drastica riduzione dei compensi, la violazione del diritto d’autore, l’utilizzo delle opere senza consenso e la mancanza di regolamentazione a livello governativo.

WGGB ritiene che, allo stato attuale, AI non sia ancora in grado di riprodurre lo standard di scrittura di un autore, ma che questo sia uno scenario futuro probabile.
Dall’inchiesta sono emerse alcune indicazioni:

  • Gli sviluppatori AI dovrebbero usare i contenuti creativi solo con il consenso esplicito dei relativi autori.
  • Gli sviluppatori AI dovrebbero segnalare in modo chiaro e accessibile quali contenuti sono stati utilizzati e per quale scopo, così che gli autori possano verificare se il proprio lavoro è stato sfruttato.
  • Qualsiasi contenuto generato tramite AI deve essere chiaramente identificato come tale.
  • Gli autori il cui lavoro è stato utilizzato per generare tale contenuto devono essere opportunamente citati.
  • È necessario istituire un organismo di controllo indipendente che monitori l’espansione di AI.
  • Il governo non dovrebbe prevedere eccezioni al diritto d’autore che autorizzino il text and data mining per scopi commerciali.
  • Gli autori dovrebbero avere a disposizione strumenti chiari, accessibili ed economici per contestare l’uso improprio del loro lavoro da parte degli sviluppatori AI.

In una presa di posizione ufficiale, WGGB segnala anche alcuni potenziali benefici di AI, purché nell’ambito di un contesto etico, trasparente e responsabile, in collaborazione con la società civile, il governo e le organizzazioni sindacali.

Ad esempio, ricevere un compenso adeguato per l’utilizzo del proprio lavoro potrebbe rappresentare per gli autori un’opportunità per diversificare e incrementare il proprio reddito. AI potrebbe essere, inoltre, usata per tracciare e contrastare le violazioni del diritto d’autore già in atto, aiutando gli autori a individuare dove i propri contenuti sono stati usati.

Fonte: Publishers Weekly