EWC, Inchieste su pandemia e autori in Europa 2020-21
EWC-European Writers Council, federazione che riunisce 46 organizzazioni di scrittori e traduttori di 31 Paesi, ha svolto due approfondite inchieste riguardanti l’impatto della pandemia sul settore editoriale europeo.
Alla prima inchiesta, Economic Impact of Covid-19 on Writers and Translators in the European Book Sector 2020, è seguita una seconda indagine, One Year of Crisis: The Winter of our Discontent, svolta da marzo a maggio 2021 tra 27 organizzazioni di 20 Paesi, in rappresentanza di 158.000 autori e 24 lingue.
La seconda inchiesta ha analizzato in particolare le perdite economiche sofferte da scrittori e traduttori, le misure di contrasto adottate da editori e governi nazionali e le criticità dell’ambito digitale, soffermandosi inoltre sul settore del libro scolastico.
Qui di seguito i dati salienti.
Perdita economica
- Il 77% degli autori è stato pesantemente colpito dalla cancellazione degli eventi in presenza, quali presentazioni di libri, festival letterari e tavole rotonde. Particolarmente sentita (70%) la mancanza di visibilità dovuta alla chiusura protratta di librerie, biblioteche e scuole. La quasi totalità degli autori (90%) non ha ricevuto alcun rimborso per la cancellazione degli eventi.
- La perdita economica è stata dal 15% al 25% del ricavo medio per gli autori part-time e dal 30 al 40% per gli autori a tempo pieno. Nei mercati editoriali più forti, gli autori a tempo pieno hanno registrato anche perdite del 50% e oltre.
- In Norvegia, Germania, Lettonia e Romania c’è stata una sensibile riduzione degli anticipi di pagamento.
- Solo la metà dei 20 Paesi oggetto dell’inchiesta ha varato misure economiche a sostegno di scrittori e traduttori.
Reazioni degli editori e conseguenze sugli autori
- Nel periodo del confinamento 2020 si è registrato un calo complessivo nelle vendite di libri dal 75% al 95%.
- Numerosi editori hanno rimandato le uscite dagli 8 ai 18 mesi o le hanno cancellate del tutto. I partecipanti all’inchiesta hanno previsto una riduzione del 30% nelle pubblicazioni per il periodo 2021-2022, pari a circa 150.000 titoli in meno all’anno.
- Le categorie più colpite dalla crisi sono state quelle degli autori di narrativa, gli autori emergenti e i traduttori.
Digitale: criticità e nuove opportunità
- Non esiste ancora un mercato unico digitale europeo coerente e omogeneo: sussistono grandi differenze nei canali di distribuzione, nei soggetti operanti sul mercato e nei modelli di royalty. Di conseguenza, il parziale aumento delle vendite digitali non è riuscito a compensare le perdite sofferte dal settore del libro a stampa.
- Le letture on-line sono state solo occasionalmente retribuite.
- L’uso di libri scolastici ha registrato un aumento considerevole. Secondo un’analisi di IFRRO-International Federation of Reprographic and Rights Organisations, il 40% degli organismi di gestione dei diritti di reprografia ha ricevuto richieste per estensioni di licenza o libero utilizzo, con conseguenti minori introiti per gli autori. Il 70% degli organismi di gestione prevede un impatto negativo a lungo termine sui proventi relativi alle licenze. Un’altra conseguenza negativa è stata la pirateria digitale, addirittura triplicata in alcuni Paesi.
- Gli eventi virtuali (presentazioni di libri, seminari, letture, conferenze) sono stati giudicati l’aspetto più positivo della transizione forzata al digitale. Invece, per quanto riguarda festival, fiere editoriali e scambio diritti, i rispondenti hanno dichiarato di preferire i tradizionali eventi in presenza.
- In alcuni Paesi, la crisi sanitaria ha avuto un impatto positivo sul mercato dell’ebook. Gli editori hanno riscoperto le possibilità offerte dalla pubblicazione in formato digitale e si è registrata un’espansione del mercato dell’audiolibro.
- Sotto la pressione della pandemia, i librai hanno aperto negozi on-line e implementato nuovi metodi di consegna del tipo click-and-collect e click-and-deliver.
Gravità dell’impatto della crisi sanitaria
- Il 52% dei rispondenti giudica da “grave” a “molto grave” l’impatto della crisi sanitaria sul settore editoriale. Il 48% lo ritiene “abbastanza grave”. Le differenze di giudizio sono sostanzialmente dovute all’esistenza di misure di sostegno pubblico e di un inquadramento legale della remunerazione, nonché al livello del confronto tra i rappresentanti del settore e i rispettivi governi.
- Secondo i rispondenti, i quattro principali fattori negativi sono stati la cancellazione degli eventi in presenza retribuiti, la chiusura delle librerie, la cancellazione delle fiere e la generale invisibilità dei nuovi titoli pubblicati. Per quasi il 40% dei rispondenti un altro elemento critico è stato il drastico ridimensionamento del catalogo da parte degli editori.
Le raccomandazioni finali di EWC
- Recepire la Direttiva UE sul diritto d’autore e i diritti connessi (vedi al riguardo l’articolo su Biblit).
- Migliorare il Diritto di prestito pubblico, aumentando lo stanziamento per l’istruzione e la cultura.
- Adottare misure a tutela degli autori per gli eventi in presenza e on-line, quali ad esempio un fondo nazionale per la lettura, sul modello di quello svizzero, destinato a librerie e altri luoghi culturali per sostenere l’organizzazione di eventi pubblici con scrittori e traduttori.
- Armonizzare a livello europeo le condizioni di lavoro e la previdenza sociale degli autori sul modello della Germania o della Francia.
- Istituire un fondo di emergenza destinato a scrittori e traduttori per compensare eventuali perdite economiche non coperte dalle misure nazionali.
- Monitorare regolarmente le condizioni di lavoro di scrittori e traduttori e istituire un tavolo di confronto permanente tra i diversi rappresentanti del settore editoriale.
- Garantire parità di trattamento nei mercati digitali. Sviluppare piattaforme di distribuzione di ebook e audiolibri con regole chiare e un’equa retribuzione per gli autori.
- Garantire maggiore visibilità alle opere di letteratura attraverso i media e promuovere la lettura anche attraverso buoni per l’acquisto di libri destinati ai giovani.
- Garantire pari visibilità e opportunità a tutte le lingue parlate/scritte, con particolare riguardo ai premi letterari e alle sovvenzioni per la traduzione.
- Coinvolgere gli autori nei processi di trasformazione politici ed economici.
Documento programmatico di EWC
Il report integrale di One Year of Crisis: The Winter of our Discontent (pdf)
Il report integrale di Economic Impact of Covid-19 on Writers and Translators in the European Book Sector 2020.
Entrambi i report sono disponibili anche nella sezione Inchieste del sito Biblit, insieme all’Inchiesta sulle conseguenze della pandemia di Covid19 sulla situazione professionale delle traduttrici e dei traduttori autoriali in Italia svolta da Biblit nel 2021.