Pubblicato il giorno 5 luglio 2021 Archiviato in: Inchieste

Digital Consumer Book Barometer 2021

Nel mese di giugno 2021 è stato pubblicata l’ultima edizione del Digital Consumer Book Barometer, un rapporto di 29 pagine basato sui dati aggregati del mercato editoriale di sei Paesi: il Canada francofono, la triade germanofona Germania-Austria-Svizzera (denominata DACH), l’Italia, la Spagna, il Brasile e il Messico.

Il report, redatto da  Rüdiger Wischenbart, è la prima delle due parti dell’edizione 2021 e sostanzialmente conferma le recenti analisi sull’andamento dell’editoria digitale nell’anno cruciale della pandemia di COVID-19. La prima parte è focalizzata sulla trasformazione del mercato digitale, mentre la sezione in uscita a settembre approfondirà gli sviluppi dei singoli generi e le abitudini durante il primo trimestre 2021.

L’analisi di aspetti come il settore digitale, i prezzi e le letture in abbonamento, hanno evidenziato quanto segue:

  • Un significativo aumento del consumo di libri digitali (non solo di letture per l’infanzia e per il pubblico adulto, ma anche educational)
  • Modifiche nelle preferenze relative alle varie fasce di prezzo e nella diffusione di alcuni generi
  • Una notevole espansione del libro digitale (ebook e audiolibri) tramite piattaforme in abbonamento o prestiti digitali da biblioteche.

In particolare, per quanto riguarda la variabile “prezzo”, emergono due aspetti fondamentali che hanno sicuramente influenzato la tendenza a preferire titoli già in catalogo rispetto a titoli nuovi. Da un lato, soprattutto nei mercati a tariffa regolamentata, i margini di sperimentazione sui prezzi sono stati scarsi. Dall’altro, in un momento in cui le molte incertezze hanno ritardato o addirittura cancellato alcune delle uscite programmate, si è evidenziata la tendenza di alcune case editrici a offrire a prezzi scontati e-book e audiolibri di titoli già presenti in catalogo.

Pur essendo uno strumento utile per il confronto tra i vari mercati editoriali, il “Barometro” presenta alcune criticità legate alla mancanza di omogeneità tra i dati. Per esempio, i dati disponibili relativi alla crescita digitale sono riferiti a periodi diversi: agli ultimi due anni per il Canada, agli ultimi tre per l’Italia, e agli ultimi cinque per il Brasile e i Paesi DACH. Appare quindi particolarmente interessante la proposta avanzata da AIE-Associazione Italiana Editori e da Aldus UP, la rete europea delle fiere del libro, di individuare standard comuni di osservazione.

Scarica il report completo da Bookwire o da Dropbox

Fonte: Publishing Perspectives



Articolo a cura di Barbara Dalla Villa

Con una approfondita conoscenza della cultura anglosassone, Barbara Dalla Villa approda al mondo della traduzione letteraria dopo una lunga esperienza di insegnamento delle lingue e letterature straniere nei licei. Il lavoro di analisi e traduzione di testi con i suoi alunni le ha permesso di sviluppare una sensibilità particolare per la parola scritta in tutte le sue sfumature, e il passaggio dall’insegnamento alla traduzione è sentito come una specie di evoluzione naturale del suo percorso professionale.