Pubblicato il giorno 13 maggio 2025 Archiviato in: Eventi

Assemblea “Nuove tecnologie nell’editoria”

Domenica 18 maggio 2025 si terrà a Roma l’assemblea pubblica Nuove tecnologie nell’editoria. L’impatto sul lavoro e la contrattazione.

All’incontro, organizzato da SLC-CGIL, interverranno Eliana Como (Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Lorenzo Ceccotti (Mefu), Lia Bruna (Coordinatrice nazionale STRADE-Traduttori Editoriali), Edoardo Morso (Stab. Tip. Carlo Combo) e Giulia Guida (Segretaria SLC CGIL Nazionale). Saranno presenti anche lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati di SLC CGIL.

L’incontro si terrà a partire dalle ore 14.30 presso il Museo Explora.
Previsto in contemporanea (14.30-16.30) un laboratorio di disegno aperto a bambine e bambini dai 9 ai 13 anni, in collaborazione con la Scuola Romana dei Fumetti.

locandina evento slc cgil explora maggio 2025

Pubblicato il giorno 13 maggio 2025 Archiviato in: Call/Bando

Centro per il Libro, risultati Bando Traduzioni 2024

Sul sito del Centro per il libro e la lettura sono stati pubblicati i risultati del bando Traduzioni 2024 per la diffusione degli autori italiani all’estero.
Il finanziamento, pari a 380.000 euro complessivi, è andato a 39 case editrici e/o agenzie letterarie straniere per la traduzione di 182 opere di autori italiani. Nel sito è disponibile anche l’elenco delle opere non ammesse.

Pubblicato il giorno 8 maggio 2025 Archiviato in: Formazione

“Laboratorio italiano” 2025 sulla traduzione dei classici

Sono aperte le candidature per partecipare al prossimo appuntamento di Looren – Laboratorio italiano, programma di formazione continua per chi traduce da e verso l’italiano, dedicato per la prima volta all’arte di tradurre i classici di ogni genere, lingua ed epoca.

Laboratorio italiano traduce i classici” si terrà dal 4 all’11 novembre 2025 a Villa Garbald, Castasegna (CH). Alla guida, Simona Mambrini e Stella Sacchini.

La formula è, come sempre, peer-to-peer: dodici traduttrici e traduttori che lavorano da qualsiasi lingua, antica e moderna, verso l’italiano si riuniranno per discutere alcune pagine tratte da una traduzione in corso d’opera e confrontarsi su sfide e possibili strategie. I testi dovranno appartenere al filone dei classici inteso in senso lato e potranno quindi spaziare in tutti i generi (narrativa, poesia, teatro, letteratura per l’infanzia, filosofia, ecc.).

Per candidarsi occorre avere all’attivo almeno due opere pubblicate. Sono ammessi in numero limitato anche esordienti, purché si siano già occupati approfonditamente di traduzione letteraria. Le spese di vitto, alloggio e organizzazione sono coperte dagli enti promotori dell’iniziativa.
Le candidature vanno inviate entro l’8 settembre 2025.

Il laboratorio è promosso dalla Casa dei traduttori Looren ed è sostenuto da: Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, Ernst Göhner Stiftung, Fondazione Garbald, Pro Grigioni Italiano, Fondo Margherita Botto. Con la partecipazione di StradeLab.
Coordinamento: Marina Pugliano e Anna Rusconi.
Per ulteriori informazioni: laboratorioitaliano@looren.net

Pubblicato il giorno 7 aprile 2025 Archiviato in: Normativa

USCO, Report su copyright e IA

Il Copyright Office degli Stati Uniti (USCO) ha pubblicato la seconda parte del suo report su copyright e intelligenza artificiale, avviato agli inizi del 2023 allo scopo di offrire un orientamento normativo per le opere contenenti materiale generato dall’intelligenza artificiale.
Nella seconda parte del report, dedicata alla questione se l’arte generata dall’intelligenza artificiale possa essere tutelata dal diritto d’autore, l’ente governativo ha affermato che il requisito per il diritto d’autore è l’autorialità umana. Di conseguenza, nessuna opera creata esclusivamente dall’intelligenza artificiale può essere tutelata dal diritto d’autore.

Diverso è il caso delle opere in cui l’IA sia usata come tecnologia assistiva, a supporto della creatività umana, ad esempio, per un brainstorming, l’editing o la trascrizione del parlato. Fanno eccezione anche le opere in cui l’autore interviene modificando materiale generato dall’IA. La cosa fondamentale è che l’espressione umana resti “percebile”.

La prima parte del report, pubblicata nel 2024, riguardava i cosiddetti “deepfakes”. La terza parte prenderà in esame la controversa questione dell’addestramento dei modelli IA sulle opere protette dal diritto d’autore.

Fonti: Publishers Weekly  – Lexology

Pubblicato il giorno 4 aprile 2025 Archiviato in: Call/Bando Risorse

Pen Translates, sovvenzioni per traduzioni verso l’inglese, 1° bando 2025

Aperte le candidature per Pen Translates, progetto lanciato nel 2012 da English Pen per incoraggiare gli editori del Regno Unito a tradurre in inglese opere letterarie straniere, assicurando al tempo stesso un’equa remunerazione per i traduttori.

Il progetto sovvenziona fino al 75% dei costi di traduzione, ma per case editrici con un fatturato inferiore a 500.000 sterline può arrivare a coprire il 100% dei costi. Le domande di finanziamento sono vagliate da una commissione di professionisti del settore (scrittori, traduttori e librai).

Stando alle indicazioni fornite da English Pen, negli ultimi quattro anni, il finanziamento medio concesso a ciascuna opera è stato di 2750 sterline. L’80% dei finanziamenti andava da 1000 a 4750 sterline.

Il progetto, che prevede due bandi annuali (aprile/maggio e novembre/dicembre), è destinato esclusivamente agli editori residenti nel Regno Unito e alla traduzione in inglese di opere di qualsiasi lingua e Paese. I generi ammessi sono: narrativa (inclusi i libri per bambini), saggistica, poesia, teatro (edizione a stampa), ma non le riviste. Non è necessario che l’editore abbia già acquistato i diritti dell’opera al momento della domanda.

La scadenza per l’invio delle domande è il 31 maggio 2025.

Tutte le informazioni per accedere alla sovvenzione sono reperibili nel sito di English Pen. Per eventuali ulteriori informazioni scrivere a will@englishpen.org.

Pubblicato il giorno 2 aprile 2025 Archiviato in: Eventi

La Society of Authors contro Meta per l’affaire LibGen

Dopo l’articolo-rivelazione del periodico The Atlantic sull’uso da parte di Meta e altre aziende IA di milioni di libri piratati presenti nel sito LibGen, la protesta partita dagli autori statunitensi si è estesa oltreoceano.

La Society of Authors inglese è scesa in lizza con una lettera aperta in cui chiede al governo di difendere i lavoratori delle industrie culturali dalla condotta disonesta delle big tech, convocando in Parlamento i responsabili di Meta per rispondere dell’accusa di violazione del diritto d’autore. La lettera aperta, pubblicata il 27 marzo 2025 come petizione su Change.org con il sostegno di numerosi autori famosi, ha già raccolto oltre 7000 firme.

È inoltre prevista per giovedì 3 aprile una manifestazione di protesta davanti agli uffici londinesi di Meta, durante la quale ai responsabili dell’azienda sarà consegnata una lettera (inviata contestualmente alla sede centrale USA) per chiedere che agli autori sia riconosciuto un equo compenso per lo sfruttamento delle loro opere e che il loro uso per addestrare i modelli IA sia possibile solo dietro esplicito consenso.
La Society of Authors invita tutti a condividere la protesta, in presenza (consigliata la registrazione) e/o sui social con gli hashtag #DoTheWriteThing e #MetaBookThieves. Dal sito dell’associazione è possibile scaricare una serie di immagini da usare nella campagna social.

Meta Book Thieves Lime

Pubblicato il giorno 31 marzo 2025 Archiviato in: Normativa

Culture Action Europe e le industrie culturali europee criticano il Codice di condotta GPAI

Il 21 Marzo, Culture Action Europe ha preso parte all’incontro del gruppo di lavoro sul copyright dell’AI Office per discutere la terza bozza dello EU General-Purpose AI Code of Practice (anche noto come Codice di condotta GPAI), il codice di condotta UE in materia di intelligenza artificiale.

Il Codice, il cui scopo è offrire a tutti i fornitori di modelli IA generici uno strumento per dimostrare la conformità della propria condotta all’AI Act, prevede una serie di impegni sulla trasparenza, il diritto d’autore e la sicurezza (quest’ultima riguardante solo i modelli di IA classificati come a rischio sistemico). La versione finale dovrebbe essere approvata dalla Commissione Europea entro il mese di maggio 2025.

Culture Action Europe, al pari di numerose altre organizzazioni europee, ha sollevato forti obiezioni sull’ultima versione del Codice, ritenendo che le indicazioni in essa contenute, lungi dal tutelare i diritti degli autori, offrano ai fornitori di modelli IA significativi margini d’azione per porre in atto violazioni del diritto d’autore.
Di seguito gli aspetti più critici evidenziati:

  • Per evitare che i dati contenuti nei propri siti web siano usati a fini addestrativi, l’unica opzione a disposizione degli autori è usare protocolli di esclusione dei robot (file robots.txt). Metodi di opt-out alternativi, quali meta tag, termini e condizioni d’utilizzo del sito, dichiarazioni pubbliche, ecc., non sono né menzionati né riconosciuti dal Codice, in quanto “non standardizzati”.
  • Anche nell’eventualità che gli autori ricorrano a metodi alternativi ai protocolli di esclusione dei robot, i fornitori di modelli IA sono semplicemente incoraggiati ad “adoperarsi al massimo” per rispettarli. I metodi alternativi, infatti, sono ritenuti validi solo se approvati attraverso un’ulteriore fase di confronto a livello europeo, requisito non necessario che indebolisce gli obblighi esistenti (la Direttiva sul Copyright già prevede la possibilità di esercitare l’opt-out attraverso strumenti che consentono la lettura automatizzata).
  • Il Codice chiede ai fornitori di modelli IA di fare “sforzi ragionevoli” per evitare l’estrazione di dati dai siti web pirati (!) e formulazioni altrettanto deboli si ritrovano nelle misure che “incoraggiano” i fornitori di modelli IA a pubblicare la propria politica sul copyright, informare adeguatamente gli autori sui sistemi utlizzati per l’estrazione dei dati, rispettare l’opt-out senza impatto negativo sulla reperibilità dei contenuti e ridurre il rischio che i modelli IA memorizzino contenuti protetti dal diritto d’autore.
  • Al momento, gli autori il cui diritto all’opt-out è stato ignorato hanno come unica opzione una lunga e costosa causa legale. Sebbene il Codice preveda la possibilità di segnalare le violazioni del diritto d’autore attraverso appositi moduli, la risoluzione delle controversie è lasciata alla totale discrezione dei fornitori di modelli IA, con l’espressa facoltà di respingere i reclami considerati “ripetitivi” o “esagerati”.

Ritenendo che l’attuale versione del Codice crei più incertezza che chiarezza a livello legale, Culture Action Europe ha sollecitato la Commissione a prestare maggiore attenzione agli aspetti sopra indicati e a definire dettagliatamente gli obblighi dei fornitori di AI, anziché limitarsi a incoraggiarli a rispettare il diritto d’autore.

39 organizzazioni di settore europee, tra cui CEATL (European Council of Literary Translators’ Associations) ed EWC (European Writers’ Council), hanno pubblicato il 28 marzo 2025 una dichiarazione congiunta, definendo la bozza “assolutamente inaccettabile”.
L’iniziativa è sostenuta anche da Confindustria Cultura Italia (CCI) e dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Innocenzo Cipolletta, presidente di entrambe le organizzazioni, ha dchiarato che, se fosse approvato così com’è, il Codice di condotta GPAI violerebbe apertamente l’AI Act e la Direttiva Copyright,  sollevando le big tech dalla responsabilità di rispettare il diritto d’autore europeo e di agire con trasparenza. In buona sostanza, ai titolari dei diritti viene detto di farsi una ragione del fatto che le grandi aziende tecnologiche abbiano abusivamente utilizzato le loro opere.
“Una sorta di amnistia per poche e ricchissime persone”, come la definisce Cipolletta, “a danno di milioni di cittadini europei: autori, interpreti, esecutori, traduttori, giornalisti, editori, produttori, lavoratori delle industrie creative”.

Fonti: Culture Action EuropeDBAgenda DigitaleCEATLAIE

 

Pubblicato il giorno 30 marzo 2025 Archiviato in: Eventi In Evidenza

Calibro, Confederazione Autrici e Autori del Libro

Nasce Calibro, Confederazione Autrici e Autori del Libro, una nuova sigla che rappresenta le principali figure autoriali dell’industria editoriale italiana: scrittori, traduttori, illustratori e fumettisti.
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Pubblicato il giorno 28 marzo 2025 Archiviato in: Eventi

Casa delle Traduzioni, “La Luna. Miti, scienza e mappe”

La Luna. Miti, scienza e mappe
Ciclo Scienza e fantascienza. Sguardi sui mondi
con Eleonora Ammannito (ricercatrice planetologa ASI), Alessandra Chiappini (traduttrice e insegnante), Paolo D’Angelo (ufficio stampa ASI) e Daniele A. Gewurz (matematico e traduttore di La Luna)
Martedì 1 aprile 2025, ore 17.30
Casa delle Traduzioni, in collaborazione la Biblioteca Europea

Partendo dal testo La Luna. Miti, scienza e mappe, a cura di Matthew Shindell (Einaudi 2024, traduzione di Daniele Gewurz), si intraprenderà un viaggio sulla Luna fra miti, tecnologia, suggestioni astrologiche, arte, scienza, letteratura e cinema. Nel percorso saranno illustrati anche i progetti scientifici che interessano il satellite, in particolare quelli dell’Agenzia Spaziale Italiana, senza mai perdere di vista gli aspetti linguistici legati alla traduzione.

Casa delle Traduzioni
Via degli Avignonesi, 32
00187 Roma
Tel. 0645460723
casadelletraduzioni@bibliotechediroma.it

Pubblicato il giorno 22 marzo 2025 Archiviato in: Eventi

Class action contro i giganti IA sull’uso di libri piratati

The Atlantic ha messo a disposizione uno strumento di ricerca che consente agli autori di verificare se le proprie opere sono presenti in LibGen, un sito web illegale usato dalle aziende dell’intelligenza artificiale per addestrare i modelli di IA generativa.

LibGen contiene oltre 7 milioni e mezzo di testi letterari e scientifici piratati, inclusi testi di autori italiani, che sono stati copiati, integralmente o in parte, da Meta e altre aziende del settore.

Nella California del Nord, è già stata intentata una class action (Kadrey v. Meta) contro Meta, OpenAI, Microsoft, Anthropic e altre aziende del settore IA. La US Authors Guild, da tempo attiva al fianco di autori ed editori nel contrastare i siti pirata, si è unita a John Grisham, Jodi Picoult, David Baldacci, George R.R. Martin e altri tredici  autori in una causa legale contro OpenAI. La causa è stata intentata a nome di tutti gli autori USA le cui opere sono state illegalmente utilizzate, e un primo pronunciamento della corte è atteso per l’estate.

La Authors Guild ha offerto, inoltre, agli autori alcuni consigli pratici su come (tentare di) difendere le proprie opere dall’utilizzo illegale a fini addestrativi. Tra le misure raccomandate, anche l’apposizione sul libro del logo “Human Authored”, di cui si è recentemente parlato su Biblit.

Fonte: Authors GuildThe Atlantic