Pubblicato il giorno 22 ottobre 2015 Archiviato in: Editoria Inchieste

Rapporto AIE sullo stato dell’editoria 2015

L’anno a cavallo tra il 2014 e il 2015 è un anno di grande trasformazione per il mercato del libro in Italia. Malgrado la crisi, la filiera editoriale si trasforma e si internazionalizza grazie anche alle opportunità offerte dal digitale. Ė quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2015, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), presentato in occasione della Buchmesse di Francoforte. Nel 2014, e in misura maggiore nel primo semestre del 2015, si attenua l’andamento negativo. Non è ancora una vera inversione di tendenza (il fatturato complessivo nel 2014 è di 2,6 miliardi di euro, con una flessione del 3,6% sull’anno precedente: sono 97,5 milioni di euro di ricavi in meno), ma si ipotizza una “decrescita zero” per la fine del 2015.

Crescono l’editoria per ragazzi (+5,9% titoli prodotti, +5,7% quota di mercato), l’export, il mercato digitale (+26,7% titoli ebook, anche se non si hanno dati precisi sui download di libri perché Amazon non fornisce cifre al riguardo). Si restringe ulteriormente il bacino dei lettori (-3,4%, 848mila in meno), si pubblicano meno titoli (-3,5%), diminuiscono le copie vendute di carta (-6,4%).

Crescono gli editori piccolissimi: 1.190 le case editrici con più di 10 libri pubblicati nel 2014 (+0,3%). Diminuiscono i nuovi titoli su carta (61mila nel 2014), aumentano i libri digitali (52mila ebook). L’insieme del digitale oggi rappresenta il 9,4% del mercato.

Calano i prezzi di copertina, sia dei libri di carta (-6,4%) che degli ebook (-6,1%) al netto dell’IVA. Dietro questa politica dei prezzi, iniziata nel 2011, c’è la volontà di sostenere la lettura in un contesto economico critico, ma anche quella di sfruttare la leva del prezzo per creare un mercato digitale efficiente.

Il problema centrale con cui il settore deve misurarsi resta la scarsa diffusione della lettura, tornata ai livelli del 2003 (41,4%). La popolazione femminile continua a leggere più di quella maschile, ma legge di meno rispetto al passato (-2,4% nel 2014). Legge di meno anche la fascia della popolazione giovanile: tra il 2013 e il 2014 si perde il 17,7% di lettori nella fascia d’età 6-19 anni.

Cresce per il secondo anno consecutivo la vendita di diritti all’estero (+6,8% di titoli ceduti). Cresce anche l’export di libri italiani, che registrano un fatturato di 40milioni di euro (+2,6% rispetto al 2013). Le case editrici reagiscono al mercato interno in difficoltà internazionalizzando la produzione e offrendo all’estero libri illustrati di arte e architettura, design, auto-moto, romanzi, cucina e soprattutto libri per bambini.

Leggi il documento di sintesi completo nella sezione Inchieste.
Leggi l’intervento del presidente dell’AIE Motta a Francoforte.

Pubblicato il giorno 19 aprile 2015 Archiviato in: Inchieste

Ricerca “Vita da professionisti”: i risultati

Presentati i risultati della ricerca “Vita da professionisti”, realizzata dall’Associazione Bruno Trentin con il contributo della Consulta delle Professioni Cgil e della Filcams Cgil.
La ricerca – dedicata alla memoria di Davide Imola, intelligente e coraggioso sindacalista prematuramente scomparso, da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori autonomi – aveva lo scopo di analizzare le condizioni di lavoro e individuare le esigenze dei professionisti non dipendenti di qualsiasi settore, ivi inclusi i traduttori editoriali.
A breve sarà presentato un approfondimento sui dati riguardanti i professionisti operanti con cessione di diritto d’autore.

“Vita da Professionisti”: Presentazione della ricerca

“Vita da Professionisti”: Rapporto in versione integrale

Pubblicato il giorno 9 marzo 2015 Archiviato in: Formazione Inchieste

Rapporto CEATL sulla formazione dei traduttori letterari

Il CEATL (Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires) ha pubblicato  il suo rapporto sulla formazione dei traduttori letterari in Europa.
Il documento — al momento disponibile solo in lingua francese, con  alcuni testi in inglese sulla situazione di Paesi specifici — prende in esame le diverse prassi esistenti in Europa, sia a livello accademico che non accademico. Lo studio ha offerto lo spunto per una serie di raccomandazioni, al momento disponibili solo in versione inglese.
I due documenti sono scaricabili anche dalla sezione Inchieste di Biblit.

Rapport CEATL sur la formation à la traduction littéraire
CEATL General Recommendations – Courses in Literary Translation

Pubblicato il giorno 2 marzo 2015 Archiviato in: Inchieste Normativa

Europarlamentare Julia Reda interpella gli autori

L’Europarlamentare tedesca Julia Reda ha ricevuto dalla Commissione Europea l’incarico di svolgere un’inchiesta ai fini dell’armonizzazione del diritto d’autore e dei diritti connessi a livello europeo. L’europarlamentare ha lanciato attraverso il proprio sito web una consultazione, invitando direttamente gli autori ad esprimersi.

L’appello di Julia Reda in inglese: Creators, what is your opinion?
L’appello è disponibile in diverse lingue, tranne l’italiano.

Pubblicato il giorno 17 febbraio 2015 Archiviato in: Editoria Inchieste

Istat: La produzione e la lettura di libri in Italia (2013-2014)

Nel 2014, oltre 23 milioni 750 mila persone di 6 anni e più dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali. Rispetto al 2013, la quota di lettori di libri è scesa dal 43% al 41,4%.
La popolazione femminile mostra una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni di età: complessivamente il 48% delle femmine e solo il 34,5% dei maschi hanno letto almeno un libro nel corso dell’anno.
La quota di lettori è superiore al 50% della popolazione solo tra gli 11 ed i 19 anni mentre la fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni (53,5%).
La propensione alla lettura è fortemente condizionata dall’ambiente familiare: leggono libri il 66,9% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri.
Nel Mezzogiorno la lettura continua ad essere molto meno diffusa rispetto al resto del Paese: meno di una persona su tre nel Sud e nelle Isole ha letto almeno un libro (la quota di lettori è rispettivamente il 29,4% e il 31,1% della popolazione). Si legge di più nei comuni centro dell’area metropolitana: la quota di lettori è al 50,8%, ma scende al 37,2% in quelli con meno di 2.000 abitanti.
Quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa; il 63,5% ne ha al massimo 100.
I “lettori forti”, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 14,3% dei lettori, una categoria sostanzialmente stabile nel tempo.
Fonte: Istat

Testo integrale del rapporto

Pubblicato il giorno 9 dicembre 2014 Archiviato in: Inchieste

Studio GESAC sulle industrie creative in Europa

GESAC – European Grouping of Societies of Authors and Composers ha recentemente commissionato la ricerca Creating Growth: Measuring Cultural and Creative Markets in the EU sulle industrie del settore culturale e creativo in Europa, con dati, statistiche e grafici sui vari segmenti del mercato.

Tra gli aspetti presi in esame: fatturato, sbocchi occupazionali, crescita. A pag.30 del report un’analisi del segmento della produzione libraria.

Scarica il report

 

Pubblicato il giorno 1 ottobre 2014 Archiviato in: Inchieste Commenti:0

Ricerca “Vita da professionisti”

Vita da professionisti è una ricerca rivolta ai professionisti non dipendenti, di qualsiasi settore, che operano come autonomi o con qualsiasi forma contrattuale a termine, discontinua o precaria.

La ricerca è promossa e condotta dalla Consulta del Lavoro Professionale della Cgil e dalla Filcams Cgil, insieme all’Associazione Bruno Trentin.

Dopo la prima ricerca del 2011, questa esperienza prosegue il lavoro di inchiesta e di analisi sulle condizioni e i bisogni dei professionisti. L’indagine è svolta tramite un questionario on-line, attraverso il quale si indagano i principali aspetti che caratterizzano il lavoro dei professionisti: le condizioni di lavoro, gli aspetti economici e retributivi, gli obiettivi di cambiamento e di miglioramento che i lavoratori chiedono al sindacato.

Il questionario è rigorosamente anonimo e i dati saranno analizzati in maniera aggregata. I risultati serviranno a favorire una discussione pubblica e aperta sulle condizioni di lavoro dei professionisti e sugli interventi necessari per migliorarle.
La ricerca è promossa in collaborazione con le principali Associazioni Professionali sia ordinistiche che non organizzate in ordini, con le categorie Cgil Agenquadri, Area Politiche Giovanili-Cgil, FILCTEM, FILLEA, FISAC, FLC, FP, NIDIL, SLC, Alta Partecipazione, COLAP, Confassociazioni, Conprofessioni e con le oltre 60 Associazioni presenti nella Consulta del Lavoro Professionale della Cgil.

La ricerca è in corso e sta coinvolgendo un’ampia varietà di professioni: finora sono stati raccolti 2000 questionari. L’obiettivo è diffondere il più possibile l’iniziativa.

Si invitano tutti i traduttori editoriali a partecipare alla ricerca e a promuoverla presso i colleghi.

Sito con il questonario

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Pubblicato il giorno 18 settembre 2014 Archiviato in: Inchieste

Ricerca dell’Università di Zurigo sull’ergonomia della postazione di lavoro dei traduttori

È noto come l’ergonomia della postazione di lavoro possa influire su concentrazione e comfort, oltre che su creatività e performance. Le condizioni ergonomiche specifiche in cui traduttori e traduttrici si trovano a lavorare sono oggetto di uno studio dei ricercatori della ZHAW (Università di Scienze Applicate di Zurigo) in Svizzera, con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro nel lungo periodo.

Il sondaggio è disponibile in sei lingue:
italiano
inglese
tedesco
francese
spagnolo
portoghese

Tutti i traduttori sono invitati a contribuire a questo studio e a diffonderlo.