Pubblicato il giorno 24 ottobre 2018 Archiviato in: Editoria Inchieste

AIE, Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2018

La nuova edizione dell’analisi annuale del mercato editoriale italiano a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che prende in esame l’andamento del mercato nel 2017 e nel primo semestre del 2018, conferma l’uscita dal lungo periodo di crisi.

Il fatturato 2017 è di 3,104 miliardi di euro (+4,5% rispetto al 2016). In crescita stabile il numero delle case editrici attive: 4.902 le case editrici che hanno pubblicato almeno un titolo (+0,5% rispetto al 2016 e 755 case editrici in più rispetto al 2010, prima della crisi).
Sono stati pubblicati 72.059 titoli su carta (+9,2% rispetto al 2016), tra novità, nuove edizioni di varia adulti e ragazzi e titoli educativi. Dal calcolo sono esclusi gli e-book, la cui produzione cala del 15,9%. Solo il 13,7% (6.419) dei titoli in e-book sono pubblicati da case editrici, il resto proviene da piattaforme che consentono agli autori di autopubblicarsi. Il catalogo dei libri in commercio è formato complessivamente da 1,092milioni (+5,7%) di titoli.

Grazie alle nuove tecnologie, allo scouting editoriale, alla possibilità di scegliere tirature piccole, l’accesso alla produzione di un catalogo è ora più agevole di quanto non lo fosse in passato, ma i nodi cruciali restano la comunicazione al lettore e la distribuzione in libreria. A questo proposito, vedi anche l’articolo di Giovanni Peresson sulla sovrapproduzione editoriale in Italia.

Crescono la fiction italiana e straniera (+9,6% compresa la narrativa Young Adult) e la manualistica (+4,9%). I libri per ragazzi segnano un balzo avanti del +13,7%. La saggistica registra un + 1,9% e la non fiction professionale +2%.

Nel 2017 sono stati venduti all’estero complessivamente 7.230 diritti di edizione e sono stati acquistati diritti per 9.290 titoli (+10,1% nelle vendite all’estero e -2,5% nell’acquisto di diritti rispetto al 2016). Nel lungo periodo, dal 2011 a oggi, l’acquisto di diritti di edizione all’estero ha registrato solo un +4,5%, contro un +18,9% nella vendita di diritti di opere italiane.

Il prezzo medio di copertina (non ponderato, alla produzione) rimane sostanzialmente stabile: 18,77 euro. I dati dell’indagine Istat sulla lettura (fermi al 2016) e quelli dell’Osservatorio AIE segnalano una sostanziale stabilità di lettura. L’Osservatorio AIE indica complessivamente in 29,8milioni (65,4%) i lettori che hanno letto almeno un libro, un e-book o ascoltato un audiolibro. Il basso indice di lettura resta il grande problema del mercato editoriale italiano: lettori deboli, acquirenti deboli e anche scarse competenze nella comprensione del testo rispetto alla media degli altri Paesi avanzati.

Leggi la Sintesi del Rapporto sullo stato dell’editoria 2018, disponibile anche nella sezione Inchieste.

Pubblicato il giorno 13 marzo 2018 Archiviato in: Editoria Inchieste

Rapporto AIE su import-export dei diritti

La vendita all’estero di diritti di autori italiani, noti e meno noti, continua a crescere: +10,1% rispetto al 2016 e +36,5% rispetto al 2014. Dall’inizio delle rilevazioni, nel 2011,  si è passati da 1.800 a 7.230 titoli, perlopiù pubblicati da editori lombardi. Si esportano principalmente libri per bambini (43,0%) e di narrativa (23,1%), che insieme rappresentano il 66,1% dei titoli italiani venduti. I libri per bambini e gli illustrati fanno anche la parte del leone per quanto riguarda le coedizioni (60%-70%).

L’acquisto dei diritti dall’estero e di conseguenza le traduzioni sono in progressiva riduzione, ma attestati stabilmente intorno ai 9-10.000 titoli all’anno. In prima linea, il settore bambini e ragazzi (+7,7% rispetto al 2016), seguito dalla narrativa (+10,5%), dai libri illustrati (+6,1%), dalla saggistica (+6,3%), e dalla manualistica (+18,1%), che nel mercato editoriale resta comunque un peso piuma con il suo 2,5%.

Il bacino di vendita principale dei diritti di autori italiani è il mercato europeo (62,8%) insieme a quello asiatico (13,9%). Tuttavia, l’Europa è anche l’area che proporzionalmente è cresciuta di meno negli ultimi 10 anni rispetto ad altri Paesi. I rapporti di lavoro dell’editoria italiana sono soprattutto con l’editoria francese, tedesca, spagnola e inglese, ma crescono anche le relazioni con altri Paesi come la Polonia e gli Stati dell’area balcanica e centro-europea.
Da segnalare, infine, la scelta di alcuni editori italiani di pubblicare direttamente in lingua inglese per accedere attraverso i siti di e-commerce al mercato internazionale e la crescente vendita di diritti ad aziende che progettano prodotti per la serialità televisiva, il cinema e i videogiochi.

Le slide sull’import-export dei diritti

Fonte: articolo di Giovanni Peresson, Giornale della Libreria

Pubblicato il giorno 2 marzo 2018 Archiviato in: Fiere Inchieste

Tempo di Libri: indagini AIE su lettura bambini e import/export diritti

In occasione di Tempo di Libri (8-12 marzo, Milano) saranno presentati i dati di due importanti indagini sul mercato editoriale realizzate da AIE.

Il lettore da piccolo
10 marzo, ore 10.30, Sala Suite 1
Paola Merulla (Pepe Research) e Beatrice Fini (Giunti editore), moderate da Cristina Mussinelli (AIE), parleranno della ricerca sui consumi editoriali, svolta dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con Pepe Research, dedicata ai comportamenti dei più piccoli nei confronti dei libri e della lettura come anche dell’ambiente che li circonda.
Otto bambini su dieci leggono libri (di carta, tattili, ebook, audiolibri e app), pari all’82% della fascia d’età 0–13 anni. Di questi quasi sei bambini su dieci (il 59%) leggono insieme a un adulto. Questi i primi dati che emergono dall’indagine.

Dei diritti e delle fiere
10 marzo, ore 11.30, Sala Suite 1
Marco Vigevani (The Italian Literary Agency),  Luigi Brioschi (Guanda) e Giovanni Peresson (Ufficio Studi AIE), moderati da Sabina Minardi (L’Espresso), discuteranno della capacità dell’editoria italiana di  proporsi sui mercati stranieri, illustrando il Rapporto sull’import/export di diritti 2018, realizzato dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Pubblicato il giorno 12 ottobre 2017 Archiviato in: Editoria Inchieste

AIE, Rapporto sullo stato dell’editoria 2017

Presentato alla Buchmesse di Francoforte il Rapporto sullo stato dell’editoria 2017 a cura di AIE-Associazione Italiana Editori.
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Pubblicato il giorno 4 luglio 2017 Archiviato in: Inchieste

Inchiesta sui traduttori editoriali in Spagna

Una ricerca commissionata da ACE Traductores con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, della Cultura e dello Sport e di CEDRO, associazione spagnola per la tutela del diritto d’autore e della proprietà intellettuale, ha fatto il punto sul settore della traduzione editoriale in Spagna.

Dalla ricerca è emerso che il fatturato dei libri in traduzione è pari a 293,6 milioni di euro (35,2% del fatturato totale editoriale), in un mercato controllato per circa il 75% da 10 grandi gruppi editoriali.

Non esistono dati ufficiali sul numero esatto dei traduttori editoriali attivi in Spagna; secondo una stima basata sul numero degli iscritti all’associazione CEDRO, sarebbero 3167,  cifra  che rapportata alla (sia pure moderata) concentrazione del mercato editoriale si traduce in una difficile, se non inesistente, negoziazione tra “pocos demandantes” e “mucho oferentes”.

La maggior parte dei traduttori non percepisce royalty sulle proprie pubblicazioni, sebbene tale diritto sia contemplato nella Ley de Propiedad Intelectual, al pari del diritto di ricevere un rendiconto sulle vendite, anche questo  ampiamente disatteso.

Secondo il Libro Blanco de la Traducción (2015) commissionato da ACE Traductores, nel 2015 più del 40% dei traduttori ha lavorato senza contratto. Nello stesso anno, il fatturato medio di un traduttore  editoriale superava di poco i 5000 euro annui.

Solo il 28,2% dei traduttori editoriali si dedica alla propria attività su base esclusiva. Il restante 71,8% affianca  alla traduzione altre attività (insegnamento, lavoro redazionale, traduzioni tecniche, altre occupazioni). Il numero di traduttori  attivi, con 3-5 libri all’anno, si è andato progressivamente riducendo.

La ricerca si conclude con una serie di raccomandazioni per garantire ai traduttori editoriali condizioni di lavoro più eque. Contestualmente alla presentazione della ricerca, la Direzione Generale delle Industrie Culturali e del Libro ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul lavoro del traduttore come parte del Plan de Fomento de la Lectura 2017, che prevede l’istituzione di una borsa di studio.

La ricerca Informe del valor económico de la traducción editorial è scaricabile dalla sezione Inchieste di Biblit.

Fonti:
Giornale della Libreria
Giornale della Libreria sul Plan de Fomento de la Lectura 2017

Pubblicato il giorno 12 aprile 2017 Archiviato in: Inchieste

Ricerca ACTA sul lavoro professionale

ACTA, associazione dei freelance, ha lanciato in collaborazione con altri otto Paesi europei (Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Regno Unito, Slovenia, Olanda e Svezia) una ricerca sul tema del lavoro autonomo professionale, inteso in senso ampio.
La ricerca è rivolta a tutti coloro che svolgono un’attività autonoma di tipo professionale o creativo, con o senza albi, con partita IVA, contratto di collaborazione, in regime di diritto d’autore, con intermediazione di cooperative, ecc.

Nel compilare il questionario, anziché scegliere l’opzione “Traduzioni e interpretariato” è possibile scegliere “Altro” e specificare “Traduttore editoriale”, in modo da poter eventualmente ricavare dai dati un focus specifico sul diritto d’autore.
Si prega di dare diffusione all’iniziativa.

Link alla versione italiana del questionario

Pubblicato il giorno 4 marzo 2017 Archiviato in: Inchieste

Inchiesta sui traduttori letterari in Spagna

L’associazione ACE Traductores ha recentemente pubblicato un “libro bianco” sulla situazione dei traduttori letterari in Spagna in riferimento al settore digitale.
Il focus sui diritti digitali, che comprende un’analisi sociologica e legale dei dati, va a completare lo studio già pubblicato dall’associazione nel 2010.

I risultati della ricerca evidenziano come la diffusione di contratti di traduzione inadeguati, se non addirittura illegali, sia da attribuirsi non solo alle cattive prassi di certi committenti, ma in molti casi anche all’ignoranza dei propri diritti da parte dei traduttori.

Leggi l’inchiesta (in spagnolo)
Il documento è disponibile anche nella sezione Inchieste del sito di Biblit

Pubblicato il giorno 26 gennaio 2017 Archiviato in: Editoria Inchieste Risorse

Rapporto Italia Creativa, seconda edizione

Pubblicato il secondo rapporto Italia Creativa, Studio sull’Industria della Cultura e della Creatività in Italia, a cura di Ernst & Young.
A un anno di distanza dal primo studio, Italia Creativa ripropone le analisi quantitative e qualitative dei diversi settori della creatività, ponendo particolare attenzione alle opportunità di crescita ancora da sfruttare e agli attori coinvolti nelle varie filiere.

Nel 2015 l’Industria creativa in Italia ha registrato un valore economico pari a 47,9 miliardi di euro, l’86% dei quali rappresentato da ricavi diretti derivanti da attività legate alla filiera creativa, quali la concezione, la produzione e la distribuzione di opere e servizi culturali e creativi. Il restante 14% deriva da ricavi indiretti, relativi ad attività collaterali.

Nel 2015 i ricavi del settore sono cresciuti più del PIL rispetto all’anno precedente, con un aumento del 2,4% dei ricavi diretti (+ 951 milioni di euro) a fronte di una crescita dell’1,5% del PIL italiano.

Il settore Libri risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2014: supera i 3 miliardi di euro e impiega complessivamente più di 140.000 occupati.
Il volume d’affari del settore nel 2015 raggiunge i 3,1 miliardi di euro, soprattutto grazie alla vendita di libri, pari a circa l’87% del totale dei ricavi diretti. Nel settore Libri, gli occupati raggiungono le 141 mila unità, in lieve aumento rispetto al 2014 (+ 1,2 % se si considerano i soli occupati diretti). Cresce il numero degli autori italiani di libri, inclusi gli illustratori di libri per bambini, arrivando a circa 34,7 mila persone. Gli occupati delle case editrici rimangono pressoché stabili, mentre, nel quatriennio 2012-2015, gli occupati nella traduzione di libri sono aumentati del 3,4%.

Leggi il Rapporto nella sezione Inchieste

Pubblicato il giorno 19 gennaio 2017 Archiviato in: Inchieste

Inchiesta sul settore dei servizi linguistici

La CSA-Common Sense Advisory ha lanciato l’inchiesta Gender in Language Services il cui scopo è fare emergere e analizzare eventuali problemi legati a identità di genere, discriminazioni sul posto di lavoro, incidenza delle responsabilità familiari sulla professione, nel settore dei servizi linguistici, inclusa la traduzione editoriale. + più

Pubblicato il giorno 28 ottobre 2016 Archiviato in: Eventi

Nasce ENLIT, European Network for Literary Translation

La Fiera di Francoforte ha sancito la nascita di ENLIT— European Network for Literary Translation. Scopo del network è favorire lo sviluppo di programmi di sostegno alla traduzione, investire in studi di settore, condividere dati e informazioni e promuovere la visibilità dei traduttori.

Il progetto nasce sulla scia di una serie di incontri tra organizzazioni europee per la promozione della traduzione, organizzati a partire dal 2011 in diverse capitali europee — Londra, Amsterdam, Dublino, Bruxelles, Budapest — e dal 2013 ospitati ogni anno dalla Fiera di Francoforte.

Il network è costituito da 22 organizzazioni di 19 Paesi e regioni d’Europa: Belgio, Bulgaria, Catalogna e Isole Baleari, Estonia, Finlandia, Fiandre, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Vallonia e Bruxelles, Galles.