Pubblicato il giorno 22 maggio 2020 Archiviato in: Editoria

BIEF, Le strategie degli editori nel mondo 2

Secondo appuntamento con la rubrica Stratégies d’éditeurs dans le monde del BIEF–Bureau Intérnational de l’Édition Française, dedicata all’approccio degli editori internazionali nei confronti delle sfide professionali legate all’emergenza Covid-19.

Dopo avere preso in esame il punto di vista di alcun editori dei Paesi asiatici, la rubrica si apre con l’esperienza dei responsabili di due case editrici europee in Olanda e Germania: Koen van Gulik, (Uitgeverij Wereldbibliotheek, Amsterdam) e Anja Hänsel (Piper Verlag, Monaco).

Koen van Gulik della Uitgeverij Wereldbibliotheek fa notare come, malgrado in Olanda non vi sia stata una chiusura generale degli esercizi commerciali, il calo dei clienti abbia spinto le librerie verso il mercato online, con conseguenze su vendite e fatturato degli editori. L’industria libraria olandese non si è però lasciata scoraggiare, affrontando gli ostacoli con un fronte compatto: gli editori hanno sostenuto le librerie con il rinvio dei termini di pagamento, mentre il Governo ha promesso lo stanziamento di 90 miliardi di euro a sostegno dell’economia.
La Uitgeverij Wereldbibliotheek ha subito un significativo calo delle vendite, dovuto in particolar modo alla sospensione degli scambi con il Belgio, essendo le Fiandre un importante bacino commerciale. Tuttavia, nonostante le difficoltà, la casa editrice continua ad acquistare diritti, puntando a mantenere inalterata la programmazione editoriale, anche se la produzione potrebbe essere ridimensionata.

Anja Hänsel della Piper Verlag offre una panoramica della situazione in Germania, dove la crisi viene affrontata con creatività e inventiva. I social network rappresentano una risorsa preziosa per mantenere i contatti con i lettori, permettendo l’interazione attraverso dirette ed eventi online.
La Piper Verlag ha deciso di posticipare l’uscita di alcuni titoli all’autunno del 2020, se non addirittura alla primavera del 2021. Hänsel, che si occupa anche dell’acquisizione di titoli, si augura che le persone confinate in casa dedichino più tempo alla lettura e che questa sia sempre più avvertita come un’esigenza prioritaria.

La rubrica del BIEF passa successivamente a prendere in esame la situazione dell’editoria mediorientale con la testimonianza di due editrici libanesi e siriane: Rania Moallem (Dar Al Saqi, Beirut) e Samar Haddad (Atlas for Publishing & Distribution, Damasco).

Rania Moallem della Dar Al Saqi illustra la delicata situazione del Libano, che dall’ottobre del 2019 è afflitto da gravi problemi di natura economica e finanziaria, che hanno impedito al Governo di prevedere misure economiche a sostegno delle case editrici e dei lavoratori del settore. Tutti gli editori dei Paesi Arabi lottano da anni per la salvaguardia della propria attività e del settore del libro, ma in questo difficile periodo sono sorti nuovi ostacoli, quali il drastico calo delle vendite all’estero causato dalla cancellazione delle fiere letterarie internazionali e la chiusura delle librerie che ha portato in alcuni casi alla sofferta decisione di sospendere l’attività di pubblicazione. La Dar Al Saqi ha reagito con una forte volontà di sopravvivenza, orientando la propria produzione verso ebook e audiolibri. La scelta, tuttavia, tarda a dare i suoi frutti e difficilmente potrà garantire la piena ripresa della casa editrice.

Samar Haddad della Atlas For Publishing & Distribution sottolinea come il mondo arabo sia in ritardo nello sviluppo dell’offerta digitale. La distribuzione di ebook e audiolibri può rivelarsi una buona risorsa anche per la post-pandemia e, malgrado la riapertura delle librerie sia stata consentita dall’inizio del Ramadan, è auspicabile che gli editori arabi approfondiscano questo canale alternativo in futuro.
Per quanto costretta a sospendere temporaneamente la produzione, Atlas For Publishing & Distribution ha già una programmazione editoriale ben definita, che non si limiterà agli autori nazionali, ma pubblicherà anche traduzioni di opere straniere. Al momento, la casa editrice sta collaborando con un solo autore siriano in vista della pubblicazione di una raccolta di racconti, genere particolarmente richiesto dai lettori al pari della letteratura di argomento sportivo.

 Fonte: Sito BIEF, editori europei ed editori del Medio Oriente


Articolo a cura di Enrica Marchi

Enrica Marchi abita a Cattolica (Rimini). La sua predisposizione per le lingue straniere l’ha portata a intraprendere un percorso di studi orientato verso la traduzione, acquisendo competenze in numerosi ambiti. Traduttrice esordiente, persegue l’obiettivo di affermarsi nel campo con la curiosità che la contraddistingue e, soprattutto, con grande passione.

 

Pubblicato il giorno 21 maggio 2020 Archiviato in: Editoria Risorse

BIEF, dati sulla produzione editoriale di 21 Paesi

BIEF-Bureau International de l’Édition Française ha pubblicato i dati aggiornati al 2020 riguardanti la produzione editoriale di 21 Paesi. I dati includono il numero di titoli pubblicati, il numero di copie, la tiratura media, il numero degli editori attivi, il prezzo medio, il sistema normativo, le sovvenzioni pubbliche e private, soprattutto per quanto riguarda il settore delle traduzioni, e più in generale i cambiamenti nel mercato editoriale, quali le acquisizioni e fusioni.

I Paesi presi in considerazione dall’indagine del BIEF sono:

Argentina
Belgio
Brasile
Cina
Croazia
Danimarca
Germania
Grecia
India
Italia
Norvegia
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Repubblica Ceca
Regno Unito
Russia
Spagna
Stati Uniti
Svezia
Turchia

Le schede dei singoli Paesi, in lingua francese, sono scaricabili in formato pdf dal sito BIEF.

Pubblicato il giorno 19 maggio 2020 Archiviato in: Editoria

Decreto Rilancio, le proposte degli editori

A seguito della previsione all’interno del Decreto Rilancio di un “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” da 210 milioni di euro destinato al “sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”, le associazioni degli editori si interrogano sui meccanismi attraverso i quali distribuire le risorse stanziate.
Nell’attesa di presentare al Governo una proposta dettagliata, AIE individua per il momento due principi fondamentali: la rapidità dell’erogazione dei fondi e la necessità di guardare oltre l’emergenza per costruire un futuro sostenibile per la filiera editoriale.
Già articolata la proposta di ADEI che, con l’appoggio di Federculture, ha presentato al Governo un piano con nove richieste, che prevedono anche misure a sostegno di autori, traduttori e illustratori.

Le nove richieste di ADEI in sintesi:

  1. Accesso al credito agevolato, Fondo straordinario, collaboratori creativi
  2. Agevolazioni fiscali straordinarie, anche per i professionisti che ricadono sotto il diritto d’autore
  3. Tariffe postali agevolate per sostenere la vendita per corrispondenza
  4. Acquisto di libri mediante biblioteche
  5. Formazione e dote strumentale in vista della ripresa
  6. Proroga dei bandi e semplificazione delle procedure burocratiche
  7. Fondo speciale per il sostegno a fiere e manifestazioni dedicate al mondo del Libro
  8. Possibilità di detrazioni fiscale sull’acquisto di libri
  9. Campagna di comunicazione a sostegno del valore del libro e della lettura
Pubblicato il giorno 23 aprile 2020 Archiviato in: Editoria

Le biblioteche al tempo del COVID-19

In un articolo su Publishers’ Weekly, Sari Feldman, ex executive director della Cuyahoga County Public Library di Cleveland (USA), si interroga sul futuro delle biblioteche pubbliche, avanzando alcune ipotesi che, sebbene riferite al contesto statunitense, offrono interessanti spunti di riflessione.

La prima considerazione da fare è che il distanziamento sociale imposto dall’epidemia sta mettendo in discussione il fondamento stesso del concetto di biblioteca pubblica. Il timore del contagio sta già irrigidendo l’atteggiamento della gente nei confronti della condivisione e di certo saranno in molti a interrogarsi sulla sicurezza delle modalità di gestione e circolazione dei materiali presenti nelle biblioteche, libri inclusi.

Il libero accesso alle biblioteche, intese come luogo fisico, è sempre stato un valore fondante e nel tempo le strutture si sono evolute, configurando i propri spazi in modo più sociale e funzionale per adattarsi alla trasformazione digitale. Questo valore resterà uguale nell’era del distanziamento sociale? Le biblioteche dovranno fornire strumenti di protezione ai propri utenti, ad esempio, per consentire la consultazione del catalogo attraverso computer condivisi? I genitori vorranno ancora portare i propri figli alle consuete iniziative di lettura per bambini? Gli anziani troveranno ancora nella biblioteca un luogo ideale dove trascorrere del tempo a leggere?

È possibile che la crisi legata alla pandemia incida anche sul rapporto con gli editori e sulla capacità delle biblioteche di continuare a promuovere con la stessa efficacia libri e autori. Alcune biblioteche hanno risposto all’emergenza orientando la propria attività su piattaforme virtuali, quali Zoom. Ciò nonostante, la difficoltà di gestire in modo più dinamico ed esperto la propria presenza sul Web, l’annullamento degli eventi in presenza, la contrazione dei palinsesti editoriali, la cancellazione delle fiere (un canale importante per i contatti tra bibliotecari ed editori) rischiano di diventare un ostacolo non indifferente al ruolo tradizionalmente svolto dalle biblioteche nella promozione di nuovi libri e nuovi autori.

A seguito della chiusura per l’emergenza sanitaria, inoltre, molte biblioteche hanno sospeso l’acquisto di titoli a stampa, con prevedibili ricadute sul mantenimento di un catalogo articolato e interessante. Superata la fase di chiusura, quante biblioteche avranno risorse economiche sufficienti per acquistare i libri pubblicati durante l’emergenza o per mantenere in piedi sia l’offerta tradizionale che quella digitale? È prevedibile che i titoli disponibili in formato digitale (ebook o audiolibri), così come i servizi in streaming, assumeranno nel prossimo futuro un ruolo sempre più centrale. Si è già assistito a un’impennata del numero di biblioteche che offrono tessere virtuali e al conseguente massiccio incremento di prestiti digitali. Nell’ultima settimana di marzo 2020, dopo l’entrata in vigore delle restrizioni alla circolazione, l’app OverDrive Libby è stata scaricata e installata da circa 250.000 lettori, un numero impressionante. Questo improvviso spostamento sul digitale non solo delle attività di lettura, ma anche di quelle formative, oltre ai problemi di natura economica già citati, pone in drammatico rilievo le diseguaglianze sociali nell’accesso alla cultura e l’esigenza di considerare il collegamento a Internet come un bene primario di cui tutti, individui, scuole, comunità, devono poter godere in pari misura.

Un altro aspetto importante su cui la modalità digitale avrà conseguenze difficili da prevedere è il rapporto delle biblioteche con la comunità locale. In un contesto in cui ebook e audiolibri possono essere scaricati via Internet, la posizione geografica perde ogni importanza, con il rischio che gli utenti finiscano per identificarsi più con il marchio del servizio (nell’esempio citato, OverDrive) che con la propria biblioteca locale.

Fonte: Publishers’ Weekly

Per comprendere meglio la complessità della tutela della salute nelle biblioteche e le possibili conseguenze sulla fruizione degli spazi, si vedano le indicazioni operative pubblicate da AIB nel proprio sito.

La foto che accompagna questo articolo nella homepage di Biblit è del Sistema Bibliotecario Vimercatese, concessa in Licenza CC, e ritrae La Biblioteca di Agrate.

Pubblicato il giorno 23 aprile 2020 Archiviato in: Editoria

Appello congiunto al Governo di bibliotecari, editori e librai

AIB-Associazione Biblioteche Italiane, AIE-Associazione Editori Italiani e ALI-Associazione Librai Italiani hanno siglato un appello congiunto al Governo per un intervento mirato e urgente a sostegno del libro.

Nell’appello, intitolato “Ripartire dai libri”, sono citati espressamente gli autori e i traduttori come categoria particolarmente colpita, sottolineando come l’assenza di adeguate protezioni sociali e la riduzione dei redditi da diritto d’autore, dovuta al calo delle vendite atteso fino alla fine dell’anno, crei “sacche poco visibili di difficoltà. Si stima che ci saranno quest’anno 3100 libri in meno da tradurre e ad oggi nessuna tutela è prevista per compensare i traduttori per i mancati redditi.”

Secondo l’appello, “Le chiusure generano la più grave crisi attraversata dal libro dal Dopoguerra. Già a fine marzo il 64% degli editori librari aveva fatto ricorso alla cassa integrazione o era in procinto di farlo. Il numero delle novità previste nel 2020 era stato riprogettato con una riduzione del 31% rispetto ai programmi di inizio anno, con conseguenze pesanti sui posti di lavoro nei settori della carta, della stampa e nei service editoriali e grafici, ma anche per autori e i traduttori”.

Testo dell’appello

Comunicato stampa del 20 aprile 2020

La foto che accompagna l’articolo nella homepage di Biblit è “200808, a Book Odissey” di Éole Wind, concessa in licenza CC.

 

Pubblicato il giorno 2 aprile 2020 Archiviato in: Editoria

BIEF, Le strategie degli editori nel mondo

La newsletter del BIEF – Bureau international de l’édition française inaugura la rubrica “Stratégies d’éditeurs dans le monde”, una serie di interviste a editori e professionisti dell’editoria stranieri sull’impatto dell’emergenza COVID-19 e sulle strategie adottate per ripartire.
Si inizia con i Paesi asiatici: Yaqin Huang (Shanghai Translation Publishing House) e Rika Ito (wanami Shoten,Tokyo).

Yaquin Huang lamenta principalmente i problemi logistici legati alle misure di contenimento (ad esempio la difficoltà nell’approvvigionamento della carta speciale usata per le pubblicazioni), la mancanza di un piano di sostegno all’editoria, la difficoltà di adattarsi a un metodo di lavoro a distanza che rende più complesse le comunicazioni tra le varie figure professionali della filiera (grafici, distributori, responsabili del marketing…).
Dal punto di vista strategico, la Shanghai Translation Publishing House sta dando più importanza al settore digitale, orientando la produzione su ebook e audiolibri e organizzando incontri promozionali via Internet con librerie e biblioteche. L’apertura di uno store online all’interno di Alibaba, ipotesi all’inizio considerata con perplessità, si è dimostrata una strategia vincente che nel giro di una decina di giorni ha notevolmente incrementato il giro d’affari della casa editrice. In particolare, alcuni titoli stranieri, tra i quali La peste di Camus e Diario dell’anno della peste di Daniel De Foe, sono diventati degli autentici bestseller.

Rika Ito della Iwanami Shoten, storica casa editrice di Tokio specializzata in scienze umane e sociali, segnala che, anche in assenza di misure restrittive imposte dal governo, il telelavoro era già una realtà nelle grandi imprese. Da un punto di vista commerciale, la situazione è difficile perché la maggior parte della compravendita dei diritti con gli editori cinesi è sospesa e non è possibile concludere contratti per ottenere anticipi. Le previsioni per il 2020 parlano di una notevole contrazione della vendita dei diritti. Il governo non ha ancora varato alcuna misura concreta per sostenere l’editoria.
I lettori si stanno orientando sempre di più verso i libri in formato digitale e la speranza è che il settore digitale possa acquistare più peso in futuro. L’emergenza COVID-19 ha inoltre accelerato la digitalizzazione delle pratiche e il passaggio alla firma elettronica per i contratti.

Fonte: sito BIEF

Pubblicato il giorno 6 marzo 2020 Archiviato in: Editoria Fiere

COVID-19, fiere rinviate, le reazioni degli editori

A causa del diffondersi dell’epidemia di COVID-19 e delle conseguenti disposizioni ministeriali, sono state annullate le fiere editoriali Libri Come (in programma a marzo) e BookPride (in programma ad aprile).
Rinviata anche Feminism 3, la fiera dell’editoria delle donne in programma alla Casa internazionale delle donne.

Di segno opposto le reazioni delle associazioni degli editori sul modo di affrontare le possibili ricadute dell’epidemia sul settore.

AIE, a nome di 86 case editrici, in rappresentanza di 230 marchi editoriali, ha lanciato un appello al Governo per posticipare l’entrata in vigore delle nuove norme della Legge per il libro per consentire a tutta la filiera del libro di affrontare criticità inedite.

ADEI, a nome di 245 marchi editoriali, ritiene ingiustificato il rinvio di una legge fin troppo attesa e giudica le esigenze tecniche ampiamente gestibili nel corso dei prossimi due mesi.

Pubblicato il giorno 15 febbraio 2020 Archiviato in: Editoria

FUSP, progetto per la traduzione di letteratura russa

La Fondazione Unicampus San Pellegrino (Fusp) ha varato un progetto in collaborazione con le due principali istituzioni per la promozione della letteratura russa, l’Institut Prevoda di Mosca e il Boris Yeltsin Center di Ekaterinburg, con l’obiettivo di tradurre in italiano, nell’arco di 5 anni, una selezione di autori russi moderni e contemporanei.

Un’analoga iniziativa è stata avviata negli Stati Uniti con la Columbia University di New York e in Francia attraverso un’associazione di grandi editori.

Il progetto italiano coinvolge 14 case editrici (Sellerio, Mondadori, Nave di Teseo, Feltrinelli, Garzanti, Marcos y Marcos, Giunti Bompiani, Einaudi, Salani, Raffaelli, Gallucci, Voland, Brioschi, Passigli) e 9 noti traduttori dal russo (Maria Zalambani, Claudia Zonghetti, Mario Caramitti, Valentina Parisi, Maria Candida Ghidini, Claudia Scandura, Alessandro Niero, Adriano Dell’Asta, Paolo Nori).

Pubblicato il giorno 11 febbraio 2020 Archiviato in: Editoria Normativa

Legge sul libro e la lettura

È stata approvata dal Senato la nuova Legge sul libro e la lettura. Nel seguito una sintesi delle novità.

Piano nazionale per la promozione della lettura
Il Ministero per i Beni Culturali adotterà ogni tre anni il Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, finanziato con 4.350.000 euro all’anno e predisposto, coordinato e attuato dal Centro per il Libro e la Lettura.

Incremento Tax credit per le librerie
La legge incrementa di 3.250.000 euro il credito di imposta di cui possono usufruire le librerie.

Card cultura da 100 euro per l’acquisto di libri
Le famiglie economicamente svantaggiate disporranno di una carta elettronica di 100 euro da utilizzare, entro un anno, per l’acquisto di libri.

Capitale italiana del libro
A partire dal 2020, il Consiglio dei Ministri sceglierà ogni anno la Capitale italiana del libro sulla base dei progetti delle città candidate. La Capitale italiana del libro riceverà un finanziamento di 500.000 euro per la realizzazione di progetti.

Riduzione degli sconti
Per sostenere le piccole librerie viene modificata la legge sul prezzo dei libri portando al 5% la percentuale massima di sconto, elevata al 15% per i soli libri scolastici. Restano escluse le vendite alle biblioteche. In alcuni mesi dell’anno, stabiliti con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, le case editrici potranno offrire sconti promozionali, purché non superiori al 20%. Negli stessi mesi, anche le librerie e i punti vendita potranno offrire sconti fino al 15% del prezzo di copertina.

Nasce l’Albo delle Librerie di Qualità

Il Ministero dei beni culturali riconoscerà la qualifica di Libreria di Qualità alle librerie caratterizzate da servizi innovativi, continuità, diversificazione dell’offerta e realizzazione di iniziative di promozione culturale. (per approfondire)

Un milione di euro per la formazione dei bibliotecari delle scuole

Previsto un fondo di un milione di euro per formare il personale impegnato nella gestione delle biblioteche scolastiche.

La legge ha suscitato reazioni di segno opposto da parte delle associazioni degli editori.
Il presidente dell’AIE-Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi, ha bollato la riduzione degli sconti sui prezzi di vendita come una perdita per i lettori, ipotizzando 75 milioni di euro di aggravio per le tasche dei lettori e 2mila posti di lavoro a rischio.
Il presidente dell’ADEI-Associazione degli Editori Indipendenti, Marco Zapparoli, invece, ha salutato con favore la legge, definendola “una bella pagina per il nostro Paese” e “un cambio di passo” che porterà l’Italia sullo stesso binario di Francia, Germania e Spagna. Dello stesso parere Ali Confcommercio e Federcartolai Confcommercio, come anche il Presidente dell’Associazione Librai Italiani, Paolo Ambrosini, convinto che la nuova legge offrirà un valido sostegno alle librerie.

Approfondimento: MinervaWeb

Pubblicato il giorno 20 novembre 2018 Archiviato in: Editoria Risorse

“Tradurre”, numero dedicato alla formazione dei traduttori editoriali in Italia

Online l’ultimo numero della rivista Tradurre, dedicato alla formazione dei traduttori editoriali in Italia, con un occhio anche alle esperienze oltrefrontiera.
“Poco si parlava di traduzione e per nulla la si insegnava prima degli anni novanta del secolo scorso. Con una crescita esponenziale soprattutto a partire dagli anni duemila, oggi se ne parla e la si insegna ovunque.”